CITAZIONE (Coppo Francesco @ 15/6/2012, 17:50)
Pacotom le notizie da te riportate non sono corrette, spiegami la fonte delle tue notizie sono completamente erratte
per farti un'idea:
l'idea non fu una CAGATA ma un'idea geniale per l'anno che veniva (si parla di 40 anni fa).
Oltre a quello che tu citi, gli ammortizzatori posti in diagonale dava un'ulteriore aumento di spinta ad ogni salto. Il CO-BE è stato pluricampione triveneto per diversi anni e ha ottenuto ottimi piazzamenti nel campionato italiano dell'epoca, piloti della fama di Magarotto e Fanton sono stati del team CO-BE.
L'ispirazione del mono-ammortizzatore non è venuta alla Yamaha ma bensì all' Honda.
La CO-BE di Coppo Umberto (mio padre) era concessionaria per il triveneto del marchio Milani; NON ESISTEVA NESSUN BERTI.
La ditta CO-BE nata nel 1970 era un connubio di cognomi tra: Coppo e Betella, negli anni il signor Coppo finì il rapporto con il il Betella e al suo posto subentrò Franco Roberto detto "Berto" è per questo che mio padre mantenne il nome "CO-BE".
Il progetto della moto fu un'idea di Umberto Coppo l'aiuto di Franco Roberto, non con l'aiuto di Gianni Betella!!
Fu la Milani a chiedere a Coppo Umberto la collaborazione di vendita relativa al "CO-BE regolarità"!
Gentile omonimo, innanzitutto mi scuso per averti suscitato disappunto e se ho fornito notizie inesatte sono pronto a fare pubblica ammenda. La fonte è estremamente variegata e frutto di frammenti faticosamente trovati in giro, principalmente per forum, quando mi venne la voglia di saperne di più su questa moto, che per me è sempre stato il 50ino più bello e innovativo, come ti è stato già confermato da chi sa bene quanto e come ne abbia parlato. Il termine forte che ho buttato lì, peraltro in forma interrogativa e non affermativa, non voleva essere denigratorio, ma esprimere semplicemente un dubbio, allora e anche dopo genericamente condiviso, come è stato già osservato da Paolo.
Capisco bene che leggere certe imprecisioni ti abbia portato a interpretare la cosa con animosità, ma ti assicuro che è stata la migliore ricostruzione che potevo fare, partendo praticamente dal NULLA e animato solo da sincera ammirazione per il marchio e per il modello, anche perchè il mio 1° 50ino fu proprio un Milani, che mi è rimasto nel cuore!
Sono felice di sentire finalmente una fonte di primissima mano che ci chiarisce tante cose, anche se in estrema sintesi. Mi associo quindi al corale benvenuto e ringrazio virtualmente il web, che presto o tardi permette incontri come questo e contribuisce a squarciare le tenebre che ancora troppo spesso avvolgono tante storie di moto, aziende e uomini che meritano sicuramente ddi essere raccontate!