| ecco la storia dal sito della Paioli:
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1967 Nel 1967 viene inaugurato un moderno stabilimento a S. Agata Bolognese e si apre la possibilità di un eventuale ingresso nel settore sospensioni data dall’occasione di rilevare la “Bonazzi & Gambetta”, fornitrice di Moto Morini. La Bonazzi & Gambetta produceva forcelle telescopiche già dal 1939 e nel 1972 Gino Gambetta era in grado di fabbricare diversi ed apprezzabili modelli di forcelle teleidrauliche per turismo, velocità, regolarità e cross. Il know-how di questa azienda viene acquistato dalla Paioli S.p.A. che consegue ottimi risultati commerciali grazie al punto vendita situato nel vecchio stabilimento bolognese. Di questa attività si occupano Maria Giovanna Gnudi, figlia di Laura Paioli, e suo marito Luciano Santovito.
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Anni '90 Negli anni 90 - 93 la Paioli Meccanica si trasferisce nel nuovo stabilimento di Minerbio. Nel ‘97 viene rilevata la società “Nuova Forcelle Italia” e la Ceriani Arces. Si tratta di un’acquisizione dettata d fini tecnico commerciali. La Nuova Forcelle Italia era la agguerrita antagonista della notissima CerianiArces (Arturo Ceriani) che era fallita nel 1980.
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Le due Paioli
Il trasferimento a Minerbio della Paioli Meccanica ribadisce una netta divisione tra i due rami dell’antica Ditta:
la Paioli Meccanica S.p.a. si occupa esclusivamente della fabbricazione delle sospensioni anteriori,
la Paioli S.p.a. di quelle posteriori. Le due aziende agiscono in assoluta autonomia mantenendo ottimi rapporti occupandosi di gestioni diverse con metodi che esprimono il meglio della tecnologia moderna.
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Oggi
Il passo decisivo per imporsi come leader a livello mondiale del suo settore, Paioli Meccanica lo muove realizzando una Joint Venture con la Yamaha e la sua fornitrice di sospensioni Kayaba. Si tratta di una convergenza di interessi che legano le tre aziende. La Paioli Meccanica, attraverso questa scelta, ottiene una garanzia di lavoro di grande prestigio. Le due case giapponesi si appoggiano al know how italiano della Paioli Meccanica per rafforzare la loro presenza in Europa.
Nel 2002 Paioli Meccanica realizza due nuovi stabilimenti ad Altedo Malalberogo. Due vere sedi gioiello che esprimono attraverso i loro impianti il massimo della tecnologia. Le due aziende si chiamano Galvanotecnica Srl e PM Srl.
La prima é vocata alle lavorazioni del tubo d’acciaio (taglio, tornitura, rettifica, lappatura, lucidatura, trattamento di cromatura con riporto di cromo e verniciatura).
La seconda si occupa delle lavorazioni connesse con l’asportazione truciolo per la realizzazione di parti meccaniche di precisione. Per il controllo e la gestione di quello che possiamo chiamare Gruppo Paioli, nasce la finanziaria Fin-San.
Le due nuove aziende del Gruppo Paioli Meccanica, pur essendo nate per alimentare e controllare le parti meccaniche per la costruzione di sospensioni anteriori (che vengono progettate ed assemblate nello stabilimento Paioli Meccanica di Minerbio) godono di un’ampia autonomia gestionale e rivolgono i loro servizi anche ad un mercato più ampio di quello legato alla motocicletta.
Come si capisce, si tratta di scelte volte ad un controllo della produzione e alla creazione di sinergie che, migliorando la qualità del prodotto Paioli Meccanica, si aprono a mercati alternativi di grande rilievo.
Fin qui, la storia.
Nuovi traguardi e nuove sfide attendono la Paioli Meccanica con il nuovo millennio. Si tratta di consolidare il modello di sviluppo intrapreso, allargando la propria attività a spazi di mercato nascenti. Qui, alla direzione del Gruppo Paioli di Minerbio, si coglie un ottimismo che contrasta con le preoccupazioni europee nate dalla constatazione dell’avvento di concorrenti nell’estremo oriente. Presunzione? Si direbbe, consapevolezza di possedere un potenziale creativo ed innovativo che ha radici in cent’anni di storia.
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