Parte 3
Mentre a Imola i lavori sul motore Yamaha segnavano il passo per vari motivi (Ivo era stato male di salute, poi era stato ingaggiato per fare da meccanico nel Mondiale 125, poi si era fidanzato con una russa che non gli dava tregua, poi ....), avevo cominciato a mettere le mani sul Gilera incidentato ex Lenci. Dopo un consulto con Moretti , gli porto il telaio da accorciare e gli ordino anche il forcellone più lungo (e più bello) per mettere a posto la ciclistica. Dato che ci sono prendo un paio di piastre di sterzo in magnesio, il cerchio largo dietro, un cerchio ex Telkor/Chili più leggero per l'avantreno, un bel disco Brembo/Yamaha da attaccarci direttamente senza distanziali o altri lavori e infine una forcella WP "Roma" nuova. Non chiedetemi perché degli olandesi chiamano Roma una forcella, non ne ho proprio idea! Dato che ora mi avanzano una bella coppia di piastre di sterzo in ergal, forcella, dischi, pinze, cerchi in magnesio e altre amenità di provenienza Gilera decido di comprarmi una Yamaha 250 bicilindrica di un mio conoscente che, trattata di schifo, la vendeva a due soldi, e trapiantarci tutto quel ben di dio. Per adattare il perno di sterzo Gilera al cannotto Yamaha che aveva tutte le misure dei cuscinetti diverse torno da Lenci e nel capannone di un autosalone lì accanto vedo in esposizione una Gliera Saturno Piuma immacolata. A pochi mesi di distanza (stesso civico) in un posto della periferia romana dimenticato dalla civiltà, sono passate ben due delle 50 moto da corsa fatte dalla Gilera per la classe Supermono. Statisticamente molto improbabile, ma come ho già detto nella vita tutto può accadere quando meno te l'aspetti. E non me la volevo far scappare. Sono entrato e, ulteriore botta di “fortuna”, scopro che i titolari sono due persone che conoscevo da anni, i fratelli maggiori di due miei grandi amici. Me la sono portata via pagandola in un anno e mezzo a piccole rate; loro non sapevano che farci.
A proposito, la Yamaha 250 è venuta benissimo, e ci andavo anche a girare a Vallelunga, ci abitavo a dieci minuti, togliendomi non poche soddisfazioni malgrado il motore, compresi gli scarichi, fosse perfettamente di serie. E’ stata l’ultima volta che ci ho girato, perché cominciava ad essere troppo frequentata, complicata e costosa.
Ma questo è successo dopo che ho montato l’ibrido bianco (fra le due Gilera) che ho già messo in foto più sopra. La foto è stata scattata proprio a Vallelunga in occasione della prima prova con motore normale (Piuma), telaio standard, forcellone lungo con ruotona e codone SP2. In seguito ho fatto altri test con il motore 592cc preparato da Mariani, nella versione con cui avrebbe dovuto correrci Dal Maso. Come mi sembra di aver già detto, Gigi in effetti ci ha fatto un giro in qualifica, ma non l’ha neanche finito, è caduto alla "esse"; non l’ho messa a posto per la gara e ha corso con la sua Yamaha che prudenzialmente avevamo punzonato. L’iscrizione è stata fatta con la Gilera e nei tempi ufficiali in effetti Dal Maso ha la Pole Position su Gilera. Nella realtà ha il secondo tempo ma la classe era mista Supermono/Supertwin; non male il pilotino no?
Dopo quel giorno il Piuma è stato completamente smontato per allestire la versione definitiva col telaio “corto”, ma non è mai stata completata. Dopo il Minarelli dovrebbe essere il suo turno, ma se Claudio e socio non si sbrigano col telaio, mi sa che quest’inverno la monto.
Ecco l'articolo sul motore "corsa corta" uscito su Mototecnica nel '95
Le prossime puntate durante il montaggio (con foto), spero presto.
Maurizio
Edited by silvestro53 - 14/7/2009, 15:04