Bravo Max!!! hai detto l'essenziale e colto in ogni modo lo spirito che ci ha accompagnato in questa "Six Day Feltrina"
premesso che Giorgio non scriverà nulla in quanto non è un frequentatore del forum, io posso solo aggiungere poche cose ...
quattro persone, quattro moto, quattro spiriti diversi, quattro filosofie di vita totalmente diverse tra loro, quattro vite (private) diverse, quattro stili e possibilità diversi tra loro, quattro modi di interpretare la moto e la passione per le moto decisamente non coincidenti, quattro livelli di capacità di condurre la moto in fuoristrada certamente non paritetici eppure ... una amalgama che ci ha portato in giro per le mulattiere come se fossimo un'unica "cosa".
un unico spirito che ci ha animato in ogni istante, senza alcun problema, senza un attimo di protagonismo di nessuno, massima pazienza per ogni contrarietà accaduta (alle nostre moto), un "cameratismo" dettato davvero dalla passione per questa specialità.
certo Luigi avrà "sofferto" un po' a rimorchiarci per le "sue" mulattiere e magari anche un po' le palle piene a mettere diverse volte mano alle moto per renderle operative, ma certamente è stato ... come sempre ... il protagonista di questa settimana davvero da ricordare.
sempre, in ogni momento, in qualunque situazione, ognuno di noi ha avuto un sorriso per tutti, qualsiasi cosa succedesse ... una ründela persa, la moto che si ammutoliva ... a questo proposito ...
... partiamo come ogni mattina e decidiamo di andare al Rifugio Cima Campo e saliamo rapidamente tra asfalto di trasferimento e mulattiere quando, dopo aver appena imboccato uno sterrato, passando tra due case, il mio Kappa si ammutolisce.
Controlla la candela, controlla la pipetta (messa nuova il giorno prima come la candela), verifica l'arrivo della miscela al carburatore (bagna la candela quindi c'è) ... non c'è nulla da fare, ora non arriva nemmeno corrente, la candela non fa scintilla ... pazienza.
Giorgio senza dire nulla raggiunge un tizio che era fuori da una cascina che abbiamo appena passato e chiede dell'acqua ... arriva con una bottiglia di minerale ghiacciata, spettacolo!!! Dopo pochi minuti arriva quel signore che aveva dato la bottiglia d'acqua a Giorgio il quale, viste le nostre difficoltà nel cercare di far ripartire il mio Kappa, ha pensato bene di presentarsi con 5 bicchieri ed una bottiglia di birra ghiacciata "fatta in casa", ma dove sono tutte queste persone nella vita di tutti i giorni????? un pensiero apprezzatissimo e un gesto veramente ineguagliabile. Parlando e parlando con Lugi, alla fine arrivano a trovare amici comuni per via di parentele di primo e secondo grado; alla fine si offre di ospitare il mio Kappa sino a quando verremo a prenderlo.
Dobbiamo salire al rifugio per pranzare ed allora Max si sacrifica e sale come secondo passeggero sul Gas Gas di Luigi, io prendo il suo Puch e Giorgio prosegue con il Gilera.
Per strada normale saliamo al rifugio e ci facciamo una mangiata non da poco (come spesso ormai in questi giorni) ... parliamo con i proprietari, amici di Luigi, ed alla fine recuperiamo anche il blocco motore di un Kappa 500 raffreddato a liquido che uno dei suoi amici aveva in garage e pensava di portare all'ecocentro (certo mancano molti componenti interni, ma il cilindro è ok) ... altro gesto di generosità e questo in una sola mattinata ... "colpa di Luigi" o proprio in generale una prerogativa dei veneti?.
Prendiamo la via del ritorno e passiamo quindi a prendere il mio Kappa ... è tutta discesa sino a Feltre e quindi non ci saranno problemi per il rientro.
Salgo sul Kappa e spingo pochi metri per "prendere" la discesa. Per scrupolo innesto la seconda e salto sulla sella come per avviarlo ... questo stronzo si mette in moto in pochi centimetri, come se nulla fosse!!! bastardo a non finire!!! Non c'è modo di capire cosa gli fosse successo.
Facciamo quindi rientro a casa di Luigi senza ulteriori problemi e passando ancora per qualche breve sterrato.
Quello che volevo significare è che, come detto prima, nulla ci ha fermato e niente ci ha rovinato queste splendide giornate.
P.S. dimenticavo di dire che dopo aver mangiato e prima di fare rientro, siamo andati a visitare il Forte Leone a Cima di Campo (dove si vede Giorgio che scavalca la recinzione) a 1.512 mt..
Vi invito a leggere la storia di questo forte al seguente link:
http://www.magicoveneto.it/Feltrino/Arsie/...-ForteLeone.htm ... nel corso della visita interna fatta solo da Luigi e Giorgio, c'è stato anche un incontro ravvicinato con un bel serpentone di cui non ricordo il nome, non velenoso, ma di dimensioni interessanti, probabilmente un Biacco, un serpente tutto nero e totalmente innocuo che raggiunge anche il metro di lunghezza ... io mi sarei ugualmente cagato sotto
Appena possibile ve ne racconto qualcun'altra.