CITAZIONE (minarellinewp6 @ 26/8/2010, 17:43)
negli anni 70 il sachs spadroneggiava,il p6 ormai conosceva i suoi limiti,non si poteva spremerlo di più senza comprometterne l'affidabilità,nasce cosi il corsa corta,(corsa corta minore velocità lineare del pistone,meno sollecitazioni)per cui si poteva spremerlo ancora ricavandone 11 cv dichiarati dalla minarelli,contro i 10 cv del sachs 50 6m corsa corta
io sono Luigi non sono un tecnico ma ho girato negli anni 70 parecchio nelle piste,da sempre appassionato minarelli
Io sono Bullitt, noto fruttarolo del mercato della Maranella...
Comunque la scelta di diminuire la corsa, tecnicamente, non c'entra nulla con la riduzione della velocità lineare dello stantuffo: motori contemporanei giravano a regimi di rotazione ben superiori senza lamentare cedimenti della biella o delle portate dello spinotto.
Il problema da risolvere era più che altro di efficienza di respirazione: un motore quadro (o meglio, più vicino a misure quadre), geometricamente parlando, assicura il miglior coefficiente di efflusso e il time area più conveniente.
Non a caso tutti i 2 tempi vincenti nei secoli successivi furono dei quadri...
Le rotture dei P6, a livello di albero, erano dovute a perni sottodimensionati più che alla velocità lineare.
Poi che fecero di nuovo un motore grosso come una casa e pesante è fatto noto.
Quando cominciarono a lavorare con il raffreddamento ad acqua, prima con MCS e poi con i vari MR, si capì subito che... non ci avevano capito niente: nella vasca del MR ci andavano 15 litri di refrigerante, causando in alcune zone del cilindro degli antipatici ristagni. Con i vari MCS non ci corse praticamente mai nessuno: l'aria andava di più e si rompeva di meno.
I motori ad aria andavano più di quelli ad acqua proprio perchè chi disegnò questi ultimi ignorava completamente alcuni concetti basilari della termodinamica applicata ai motori...
Altro "capolavoro", in questo senso, fu il motore AM: cambio pietoso, impossibilità di avviamento con marcia inserita, preselettore difettoso... però con il contralbero anti vibrazioni!
Secondo me alla Minarelli, per certi versi, ebbero la fortuna di non avere un serio competitor. Il bello è che in giro c'erano delle cose molto interessanti cui ispirarsi!
Alcune termiche ad acqua, già negli anni '70, erano fatte con criterio. Altra cosa utile, su un cinquantino in cui non si butta nulla, sarebbe stato un cambio a crociera fatto a dovere. Magari 6 rapporti 8 ingranaggi (gli spagnoli fecero bellissime realizzazioni in questo senso).
Però, nonostante le forchette fatte di lamiera piegata, gli alberi con gli assi tipo penna bic e altre scelte diaboliche, il cuore batte sempre forte per queste trappole!