Passione 50cc

Mazzilli 50 Moto da sogno

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erreemme72
CAT_IMG Posted on 26/9/2011, 21:12




La Mazzilli 50 1° serie è proprio bella, per me la migliore fra le 50.
Rimarchevole la presenza della Ceriani da 32 su un 50cc, in quegli anni era normalmente montata sulle 100 e 125 da gara.
Dato che anche il resto della ciclistica è robusto e ben fatto sarei curioso di sapere il peso di questa splendida moto, in particolare in confronto con le altre della stessa fascia, cioè da gara.

 
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madmax52
CAT_IMG Posted on 26/9/2011, 22:03




In qualità di Vicepresidente del Registro Storico Testi ringrazio vivamente Maurizio _ Malgher per la documentazione qui fornitaci.

apprezzo moltissimo le fotografie , le spiegazioni ed il "punto di vista " di chi ne sa un po di piu del normale appassionato.

tutte queste informazioni contribuiscono a sgombrare il campo , almeno in parte , dai soliti luoghi comuni e dai "si dice " piu basati su proprie supposizioni che informazioni documentabili.

Grazie ancora e moltissimi complimenti con tanta ammirazione .
Massimo Porta - madmax
 
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CAT_IMG Posted on 27/9/2011, 20:35
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In risposta ad erreemme 72, chiarisco che il peso dichiarato del 50 era di 75 chilogrammi(in questo caso il terza serie), come potete vedere dall'unico depliant pubblicitario realizzato da Mazzilli

[IMG]depliantpubbl1975fronte

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inoltre a testimonianza del passato sportivo di questi cinquantini inserisco qualche foto:

Giorgio Mazzilli con il prima serie nel 1971

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Sempre Giorgio Mazzilli con il terza serie nel 1975

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Chicco Muraglia (numero 8) e Carlo Brizio (numero 48), con due esemplari terza serie in una gara interregionale ligure

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Chicco Muraglia

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Ed infine la quinta serie con Giorgio Mazzilli a Sanremo

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Giorgio in quegli anni non disponeva certo di uno stabilimento, anzi la sua era una piccola officina con pochissimi operai (oggi si chiamerebbe atelier) e date le richieste dell'epoca era sempre costantemente in ritardo con le consegne.
I piloti pur di avere le moto per l'inizio della stagione, si offrivano spesso per dare una mano a montare i propri mezzi.
Non esisteva la benchè minima idea di catena di montaggio: la prima settimana si saldavano i telai, quella successiva si mandavano a verniciare, poi si preparavano i motori, e la settimana dopo si montava la componentistica.
Ma le Mazzilli erano moto da gara e quindi la domenica si andava a correre, Giorgio testava personalmente tutte le migliorie, che, se funzionali, venivano già adottate la settimana successiva sulle moto in produzione.
Così non esistevano proprio moto tutte uguali, anzi.
Durante la settimana inoltre, i piloti si recavano nel piccolo stabilimento Mazzilli per avere continue migliorie (motore e ciclistica) così che, tutte le moto rimaste hanno una storia propria.
Ecco perché oggi le Mazzilli sono moto ricercatissime.
Giorgio era indubbiamente un grande innovatore, sua l'idea di montare sul 125 seconda serie il filtro sul serbatoio, per non avere problemi nei guadi. Sua è stata anche l'idea della mascherina in plastica completa di fanale (tipo nonfango) che presentata al salone del Motociclo di Milano non riscosse subito favorevoli consensi e venne abbandonata. Per poi essere invece ripresa con successo da altri.

Spero con queste piccoli aneddoti di non tediare nessuno.
Se volete altre informazioni sono a disposizione.

p.s. Le foto inserite, sono a libera disposizione di chiunque. Chiedo solo cortesemente, dato che sono di proprietà del Registro storico Mazzilli, nel caso si volessero utilizzare, di citare la fonte. Grazie

Ciao

Maurizio
 
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CAT_IMG Posted on 27/9/2011, 21:15
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Non dovrei essere io a dirlo,ma ti ringraziamo di tanta disponibilità,cortesia,anedotti del marchio Mazzilli,ci stai illustrando la storia di un marchio prestigioso che fa onore al forum e la gioia di poterlo condividere con tutti gli appassionati
Grazie Gigi
 
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CAT_IMG Posted on 27/9/2011, 22:24
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Moto essenziali e stupende, specialmente la 3^ serie che mi piace tantissimo, mi affascina la forma del serbatoio ed il telaio che mi pare molto robusto.

Grazie Maurizio di tutte le informazioni fornite veramente interessanti


Gianluca
 
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gamberino
CAT_IMG Posted on 10/10/2011, 21:15




Ringrazio Maurizio per il prezioso materiale che ci ha messo a disposizione.
Secondo me la Mazzilli terza serie è la moto da regolarità più bella ed affascinante di quel periodo .
 
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CAT_IMG Posted on 12/10/2011, 11:21

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Ringrazio anche io Maurizio, Alberto e tutti gli altri che hanno fatto i complimenti alla mia :wub: Mazzillina....e vi posso assicurare che ha un motore che è :woot: ....una bomba!!!!
 
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CAT_IMG Posted on 1/11/2011, 14:57
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Io sono innamorato di tantissimi 50ini da fuoristrada degli anni '70 (fare l'elenco sarebbe lunghissimo per ricomprendere tutti quelli che, in me, suscitano ricordi ed emozioni) ma, visto che stiamo parlando di Mazzilli, cerco di spiegare perché avevano indiscutibilmente qualcosa di più di tutti gli altri.
Prendiamo ad esempio il prima serie, era solo il 1971, compariamolo con i suoi competitor dell'epoca: aveva tutta la dotazione che poteva avere il migliore 125, ad esempio l'ammortizzatore di sterzo, il motore Sachs e tutta la migliore componentistica dell'epoca. Ma sopratutto un telaio straordinario.
Ricordo che Giorgio Mazzilli era un ingegnere, aveva lavorato alla Lambretta, ed il suo pallino erano proprio i telai (ancora oggi mi cita le mirabile del famoso "letto di piume" realizzato dalla Norton negli anni '50).

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Certo erano moto destinate alle competizioni, ma non mancava un pizzico di civetteria, i serbatoi erano rifiniti con filetti di vernice eseguiti a mano libera

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Eccola in tutto il suo splendore

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Parliamo ora del terza serie. Giorgio Mazzilli era un piccolo costruttore, non poteva permettersi grandi spese, ma al salone del Ciclo e del Motociclo del 1974, per farsi notare e distinguere dai tanti altri costruttori/assemblatori, decise di stupire, realizzando il modello di cilindrata più piccola della sua gamma, curato maniacalmente in tutti i dettagli.
Questo fu un modello unico, gli altri 5 esemplari realizzati e destinati all'uso agonistico, non raggiunsero tale livello di finitura.
Vediamo i particolari:
- il serbatoio era "tagliato" nella parte anteriore bassa per slanciare la linea
- ai carter motore furono abrase le scritte "Sachs" e furono poi lucidati per armonizzare la linea della moto con la lucidatura dei foderi delle forcelle con la cromatura dei "bicchierini" degli ammortizzatori.
- I parafanghi erano dedicati, in particolare l'anteriore richiama il famoso "becco d'anatra" della Maico (Giorgio era molto amico di Basilio Portelli, importatore della casa tedesca, il quale gli fornì, qualche anno prima, il motore 125 di una delle sue prime realizzazioni).
- La marmitta era assolutamente particolare, molto aderente nella parte iniziale (per non interferire con la gamba del pilota) e la parte terminale nascosta all'interno dell'ammortizzatore. Un risultato estetico/funzionale eccellente.

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Osservate la linea del telaio nella triangolatura centrale bassa, e la fiancatina che la segue parallelamente (entrambi sono ovviamente realizzati totalmente a mano).

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Ovviamente per ognuno sarà diverso, ma per me quest'ultimo modello rimane in assoluto uno dei "cinquantini" più belli, mai realizzati nel periodo d'oro della regolarità.

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Ecco il perché le Moto Mazzilli, sono oggi tra le moto più ricercate.
Innovative, mai banali e con quel pizzico di genialità che il suo costruttore ha sempre voluto essere presente in ogni realizzazione.
Ciao a tutti.

Maurizio

Scusate il refuso, la presentazione della terza serie fu al Salone del Ciclo e Motociclo dell'anno 1973, come e possibile evincere dalle riviste dell'epoca (Motociclismo e Motocross).
Ciao.

Maurizio
 
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CAT_IMG Posted on 1/11/2011, 15:03
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Non posso fare altro che confermare in toto quanto hai scritto,bella, innovativa,non c'erano paragoni con altri 50 in quegli anni,guardandola è come paragonarla alla Lancia Stratos,dopo 40 anni è ancora attuale :wub: :wub: :wub:
 
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CAT_IMG Posted on 1/11/2011, 16:08
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Ecco la foto, tratta da Motociclismo di dicembre 1973, dal servizio fotografico riguardante il Salone del ciclo e Motociclo.
Ciao.


Maurizio

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rivalby
CAT_IMG Posted on 5/11/2011, 07:44






Parliamo ora del terza serie. Giorgio Mazzilli era un piccolo costruttore, non poteva permettersi grandi spese, ma al salone del Ciclo e del Motociclo del 1974, per farsi notare e distinguere dai tanti altri costruttori/assemblatori, decise di stupire, realizzando il modello di cilindrata più piccola della sua gamma, curato maniacalmente in tutti i dettagli.
Questo fu un modello unico, gli altri 5 esemplari realizzati e destinati all'uso agonistico, non raggiunsero tale livello di finitura.
Vediamo i particolari:
- il serbatoio era "tagliato" nella parte anteriore bassa per slanciare la linea
- ai carter motore furono abrase le scritte "Sachs" e furono poi lucidati per armonizzare la linea della moto con la lucidatura dei foderi delle forcelle con la cromatura dei "bicchierini" degli ammortizzatori.
- I parafanghi erano dedicati, in particolare l'anteriore richiama il famoso "becco d'anatra" della Maico (Giorgio era molto amico di Basilio Portelli, importatore della casa tedesca, il quale gli fornì, qualche anno prima, il motore 125 di una delle sue prime realizzazioni).
- La marmitta era assolutamente particolare, molto aderente nella parte iniziale (per non interferire con la gamba del pilota) e la parte terminale nascosta all'interno dell'ammortizzatore. Un risultato estetico/funzionale eccellente.

[IMG]foto4em

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Osservate la linea del telaio nella triangolatura centrale bassa, e la fiancatina che la segue parallelamente (entrambi sono ovviamente realizzati totalmente a mano).

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Ovviamente per ognuno sarà diverso, ma per me quest'ultimo modello rimane in assoluto uno dei "cinquantini" più belli, mai realizzati nel periodo d'oro della regolarità.

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Ecco il perché le Moto Mazzilli, sono oggi tra le moto più ricercate.
Innovative, mai banali e con quel pizzico di genialità che il suo costruttore ha sempre voluto essere presente in ogni realizzazione.
Ciao a tutti.

Maurizio

Scusate il refuso, la presentazione della terza serie fu al Salone del Ciclo e Motociclo dell'anno 1973, come e possibile evincere dalle riviste dell'epoca (Motociclismo e Motocross).
Ciao.

Maurizio
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Ciao Maurizio,
Molto bello il tuo post sulle Mazzilli 50 in particolar modo sulla terza serie che noi chiamiamo "fiera".
Presto, se sei d'accordo, potremmo proporre a tutti gli appassionati di Passione 50cc, un intero servizio fotografico dedicato a quella moto che, come già sai, dovrebbe entrare a far parte della fam. del Registro Storico Mazzilli.
Un saluto e ancora complimenti.
Alberto

 
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faidate
CAT_IMG Posted on 5/11/2011, 10:55




CITAZIONE (MALGHER @ 27/9/2011, 20:35) 
In risposta ad erreemme 72, chiarisco che il peso dichiarato del 50 era di 75 chilogrammi(in questo caso il terza serie), come potete vedere dall'unico depliant pubblicitario realizzato da Mazzilli

[IMG]depliantpubbl1975fronte

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[IMG]depliantpubbl1975retro

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inoltre a testimonianza del passato sportivo di questi cinquantini inserisco qualche foto:

Giorgio Mazzilli con il prima serie nel 1971

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Sempre Giorgio Mazzilli con il terza serie nel 1975

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Chicco Muraglia (numero 8) e Carlo Brizio (numero 48), con due esemplari terza serie in una gara interregionale ligure

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Chicco Muraglia

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Ed infine la quinta serie con Giorgio Mazzilli a Sanremo

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Giorgio in quegli anni non disponeva certo di uno stabilimento, anzi la sua era una piccola officina con pochissimi operai (oggi si chiamerebbe atelier) e date le richieste dell'epoca era sempre costantemente in ritardo con le consegne.
I piloti pur di avere le moto per l'inizio della stagione, si offrivano spesso per dare una mano a montare i propri mezzi.
Non esisteva la benchè minima idea di catena di montaggio: la prima settimana si saldavano i telai, quella successiva si mandavano a verniciare, poi si preparavano i motori, e la settimana dopo si montava la componentistica.
Ma le Mazzilli erano moto da gara e quindi la domenica si andava a correre, Giorgio testava personalmente tutte le migliorie, che, se funzionali, venivano già adottate la settimana successiva sulle moto in produzione.
Così non esistevano proprio moto tutte uguali, anzi.
Durante la settimana inoltre, i piloti si recavano nel piccolo stabilimento Mazzilli per avere continue migliorie (motore e ciclistica) così che, tutte le moto rimaste hanno una storia propria.
Ecco perché oggi le Mazzilli sono moto ricercatissime.
Giorgio era indubbiamente un grande innovatore, sua l'idea di montare sul 125 seconda serie il filtro sul serbatoio, per non avere problemi nei guadi. Sua è stata anche l'idea della mascherina in plastica completa di fanale (tipo nonfango) che presentata al salone del Motociclo di Milano non riscosse subito favorevoli consensi e venne abbandonata. Per poi essere invece ripresa con successo da altri.

Spero con queste piccoli aneddoti di non tediare nessuno.
Se volete altre informazioni sono a disposizione.

p.s. Le foto inserite, sono a libera disposizione di chiunque. Chiedo solo cortesemente, dato che sono di proprietà del Registro storico Mazzilli, nel caso si volessero utilizzare, di citare la fonte. Grazie

Ciao

Maurizio

Una meraviglia le Mazzilli :o: .
Pensare che 25 anni fa mi proposero un 125 2a serie per una cifra ridicola, ma al tempo era solo una moto vecchia e poi "tenevo già famiglia" :lol: ..

Ho avuto la fortuna di vederle dal vivo in gara e vi garantisco che vederle passare per le prime volte nella classe A (50cc),
sembravano degli UFO, rispetto alle miriadi di Hercules che ormai monopolizzavano la 50 cc da un paio di anni. Stesso effetto mi fecero gli SWM.

Combinazione scopro solo adesso che la Mazzilli aveva sede in via Palanzone, cioè la montagna in cui ero solito fare i miei giri motoalpinistici! :rolleyes:

Ora qualche volta , quando ci riesco, ci vado in MTB.
I tempi son cambiati,
andarci ora in moto ti sparerebbero! :lol:
 
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26 replies since 15/9/2011, 20:36   1871 views
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